Che cos’è?
I radon è un gas nobile
radioattivo incolore ed inodore
Quali sono le fonti del Radon?
la principale fonte di radon è il suolo ( soprattutto di origine vulcanica) ma anche
l’utilizzo di determinate lave, tufi, pozzolane e di alcuni graniti
nella costruzione o nei rivestimenti interni, può contribuire ad incrementare
la concentrazione di radon indoor.
Come si diffonde nelle abitazioni e/o luoghi di lavoro?
Una delle cause
principali per la quale aria ricca di radon affluisce dal suolo verso l’interno
degli edifici è la depressione che si viene a creare tra i locali ed il suolo,
in conseguenza della differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno
dell’edificio. Più pronunciata è questa differenza, maggiore sarà la depressione
all’interno della casa o dell’ambiente di lavoro.
Nel periodo invernale
siccome la differenza di temperatura tra
l’interno e l’esterno è maggiore, la quantità di radon tende ad aumentare nelle
abitazioni.
Quali sono gli effetti sulla salute ?
Sulla base di numerosi
studi epidemiologici il radon è stato classificato dall’Agenzia Internazionale
per la Ricerca sul Cancro (IARC), , come cancerogeno per l’uomo. Oggi
il radon è considerato la
principale causa di morte per
tumore ai polmoni dopo il fumo di tabacco.
Il radon essendo un gas, dopo che è stato
inalato, facilmente viene eliminato
attraverso l’espirazione senza avere il
tempo di decadere ( emettere radiazioni) . Per tale motivo non è tanto il radon ad
essere pericoloso per la salute ma i sui “figli”.
Infatti i prodotti del decadimento del radon , legandosi
alla polvere, al fumo o al vapore acqueo,
si depositano facilmente sulle pareti dei bronchi e dei polmoni, quando decadono emettono radiazioni
ionizzanti che possono danneggiare il
DNA delle cellule.
La maggior parte dei danni
al DNA viene riparata da appositi meccanismi cellulari, ma alcuni di essi
possono persistere e con il tempo svilupparsi in un tumore polmonare
Essendo il Radon un cancerogeno non è possibile fissare una dose soglia oltre la quale si sviluppa la neoplasia ma all'aumento della dose assorbita e del tempo di esposizione aumenta la probabilità di comparsa del tumore.
Quanto aumenta il rischio di tumore polmonare a causa
dell’esposizione al radon ?
Il rischio
aumenta proporzionalmente alla concentrazione di radon e alla durata
dell’esposizione. Per persone esposte al radon per circa 30 anni, l’analisi
degli studi epidemiologici effettuati in 11 Paesi Europei, tra cui l’Italia, ha
evidenziato un aumento di rischio di circa il 16% ogni 100 Bq/m3 di
concentrazione di radon. La gran parte della popolazione italiana è esposta ad
una concentrazione media di radon inferiore a 100 Bq/m3.
Nelle abitazioni: la raccomandazione pubblicata nel 1990 dalla Commissione Europea 90/143 raccomandava un livello di riferimento di 400 Bq/metro cubo per le abitazioni. L’Italia, a differenza di diversi altri Paesi europei, non ha recepito questa raccomandazione, né adottato altra norma specifica per il radon. A seguito dei risultati dei numerosi studi epidemiologici effettuati negli ultimi 20 anni e della conseguente rivalutazione del rischio di tumore polmonare associato all'esposizione al radon nelle abitazioni, nel 2009 l'Oms ha pubblicato il rapporto WHO Handbook on Indoor RADON, nel quale si raccomanda che i Paesi adottino possibilmente un livello di riferimento di 100 Bq/metro cubo o comunque non superiore a 300 Bq/metro cubo. In particolare, per quanto riguarda l’Europa, un livello di riferimento non superiore 300 Bq/metro cubo sarà adottato il 6 Febbraio 2018 grazie al recepimento della nuova direttiva europea in materia di radioprotezione pubblicata nel Dicembre 2013
Quale interazione tra il Radon e il Fumo di sigaretta ?
Studi epidemiologici
hanno dimostrato che il rischio di tumore polmonare è molto più
alto (circa 25 volte) per i fumatori rispetto ai non fumatori.
Da una stima di rischio esteso a tutta la vita
effettuata per gli Stati Uniti, alla concentrazione di:
- 75
Becquerel per metro cubo: si stima che 15 fumatori su mille contrarranno
un tumore al polmone contro uno solo su mille non fumatori. Questo vuol
dire che un fumatore, a questa concentrazione, corre un rischio doppio
rispetto a quello di morire in un incidente d’auto (in USA);
- circa
150 Bequerel per metro cubo: si stima che 29 fumatori su mille e 2 non
fumatori su mille non fumatori contrarranno un tumore al polmone. Il
rischio per un fumatore è, in questo caso, 100 volte superiore a quello di
morire in un incidente aereo (in USA);
- circa
300 Bequerel per metro cubo: si stima che 57 fumatori su mille e 3 non
fumatori su mille non fumatori contrarranno un tumore al polmone;
- circa
400 Bequerel per metro cubo: si stima che 71 fumatori su mille e 4 non
fumatori su mille non fumatori contrarranno un tumore al polmone.
NORMATIVA LUOGHI DI LAVORO
Tale norma prevede la misura della
concentrazione di radon in tutti i locali di lavoro posti in sotterraneo,
seminterrati, o addetti alle attività
termali con presenza di radon. Inoltre la valutazione del radon deve essere
effettuata nei locali di lavoro (posti a
qualunque piano) situati in aree geografiche ove il rischio da radon è più
elevato.
La normativa italiana ha
stabilito come soglia un valore di concentrazione media annua pari a 300
Bq/m3 per l´esposizione al gas radon negli ambienti di lavoro.
Se tale livello di azione è superato il datore di lavoro deve
mettere in atto azioni di rimedio per ridurre la concentrazione di radon, e
procedere a verificare l’efficacia dell’intervento con una nuova misura di
durata annuale, il tutto entro 3 anni dalla prima misura. Le azioni di rimedio
non sono dovute se il datore di lavoro dimostra che non viene superata la dose
di 3 mSv/anno ai lavoratori, dose da valutarsi tenendo conto del tempo di
permanenza nell’ambiente di lavoro.
Ove, nonostante l'adozione di azioni di rimedio, le
grandezze misurate risultino ancora superiori al livello prescritto,
l'esercente adotta i provvedimenti previsti dal capo VIII ( Tra i vari provvedimenti è obbligatoria la
SORVEGLIANZA MEDICA), fintanto che ulteriori azioni di rimedio non riducano le
grandezze misurate al di sotto del predetto livello di azione, tenendo conto
del principio di ottimizzazione
Nelle scuole, se la concentrazione di radon supera
500 Bq/m3, non è prevista la
valutazione della dose, è necessario procedere alla riduzione della
concentrazione.
Al fine di valutare la dose e l’individuazione delle
misure da adottare il datore di lavoro deve avvalersi di un esperto
qualificato.
Oltre alla normativa specifica a parere dello scrivente una valutazione del
rischio radon deve essere effettuata anche nelle aree geografiche a rischio radon non ancora identificate dalle regioni, ma
che dai dati di letteratura si evince che in quella zona è possibile riscontare la
presenza di radon superiore alla media nazionale e che ricorrono le seguenti condizioni:
· Ambiente di lavoro ubicate
al piano terra con scarsa ventilazione naturale e artificiale
e/o
· Materiali di costruzione
che rilasciano radon e con crepe o lesioni
dell’intonaco e/o
· Soluzioni di continuità
del pavimento
Infatti il D.Lgs. 81/08
e s.m.i. stabilisce che:
· la valutazione dei
rischi deve riguardare tutti i rischi per la
per la sicurezza e la salute dei lavoratori ( art, 28 comma 1)
· la valutazione deve
essere globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei
lavoratori, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e
protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza (art. 2 comma 1, lettera q)
Quale obbligo per il medico competente?
Collaborare alla
valutazione dei rischi
E’
chiaro che l’obbligo del medico
competente non è quello di valutare direttamente il rischio, ma così
come afferma la sentenza della della Corte di Cassazione (n. 1856
del 15 gennaio 2013), deve informare
il datore di lavoro del pericolo, quest’ultimo avrà l’obbligo di
valutare se tale pericolo per le
caratteristiche dell’attività lavorativa e delle condizioni degli ambienti di
lavoro, il radon rappresenta una fonte
di rischio per la salute dei lavoratori.
Al fine di allontanare
qualsiasi dubbio, la misurazione e il monitoraggio della concentrazione
del Radon rappresenta la
valutazione più oggettiva .
Di seguito 2 link per effettuare il download di utili documenti