Sul Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia nel 2010 sono stati pubblicati i risultati di un interessante studio sulla correlazione tra l’esposizione cronica ai rischi chimici, fisici e psicosociali e il rischio cardiovascolare per i lavoratori outdoor. Nello specifico lo studio è stato indirizzato ai lavoratori appartenenti alla polizia municipale.
Per questa categoria di lavoratori la letteratura specifica ha indicato quali rischi specifici, quelli Psico-sociali, quelli da inquinamento urbano e quelli da Rumore .
Per quanto riguarda gli stressor psico-sociali sono stati individuati quali fattori di rischio, Il rapporto con il pubblico, la microcriminalità e la necessità di mantenere alti livelli di attenzione nei vari contesti.
Per quanto riguarda l’esposizione agli agenti chimici sono state individuate diverse sostanze tra cui: gli Ossidi di azoto, l’ossido di carbonio, gli idrocarburi aromatici, il toluene, lo xilene, il cadmio e altri costituenti del particolato atmosferico PM 10 e PM 2,5.
Per questa categoria di lavoratori la letteratura specifica ha indicato quali rischi specifici, quelli Psico-sociali, quelli da inquinamento urbano e quelli da Rumore .
Per quanto riguarda gli stressor psico-sociali sono stati individuati quali fattori di rischio, Il rapporto con il pubblico, la microcriminalità e la necessità di mantenere alti livelli di attenzione nei vari contesti.
Per quanto riguarda l’esposizione agli agenti chimici sono state individuate diverse sostanze tra cui: gli Ossidi di azoto, l’ossido di carbonio, gli idrocarburi aromatici, il toluene, lo xilene, il cadmio e altri costituenti del particolato atmosferico PM 10 e PM 2,5.
Il gruppo a rischio è stato confrontato con un gruppo di lavoratori non a rischio che svolgevano attività amministrativa. Sono stati esclusi i soggetti con i principali fattori di confondimento e sono stati valutati separatamente i fumatori rispetto ai non fumatori.
Dopo la valutazione dei dati, i risultati dello studio hanno suggerito che l’esposizione cronica agli stressor chimici, fisici e psicosociali possono rappresentare fattori di rischio cardiovascolare. Tale rischio risulta aumentato nei casi in cui i lavoratori sono fumatori.
Anche se le condizioni climatiche avverse rappresentano un fattore di rischio cardiovascolare , tale rischio non è stato incluso nello studio.
Anche se le condizioni climatiche avverse rappresentano un fattore di rischio cardiovascolare , tale rischio non è stato incluso nello studio.
A parere dello scrivente, per ovvi motivi, non è possibile automaticamente trasferire il risultato dello studio nelle valutazioni dei rischi per i lavoratori appartenenti alla polizia municipale o per altri lavoratori outdoor, ma tali risultati possono essere di ausilio per il medico competente sia ai fini della collaborazione alla valutazione dei rischi e sia per tutte le altre attività previste dalla sorveglianza sanitaria.
Bibliografia G Ital Med Lav ERG 2010; 32:1, 32-39
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