lunedì 28 novembre 2016

Linee Guida Fibre Artificiali Vetrose (FAV) quale classificazione?, quali effetti sulla salute?

La Conferenza Stato Regioni, relativamente alle fibre vetrose artificiali, ha approvato le linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizione e le misure di prevenzione per la tutela della salute dei lavoratori.
Tale linee guida sono aggiornate al 17 Novembre 2016.
Il documento riporta informazioni circa le proprietà fisiche, chimiche, classificazione, pericolo,  effetti sulla salute ,  valori di riferimento e la gestione dei rifiuti.
I lavoratori che possono essere esposti alle FAV appartengono a vari settori tra cui quello edilizio, automobilistico e materie plastiche.
In merito alla classificazione sulla pericolosità delle FAV le linee guida evidenziano l’importanza  dei  seguenti 2 parametri :
·      diametro della fibra, le fibre più pericolose sono quelle che hanno un diametro < 6 micron, infatti mentre tali fibre possono penetrare profondamente all’interno delle vie respiratorie, quelle con diametro  maggiori sono bloccate e trasportate all’esterno dell’organismo grazie al sistema muco ciliare
·      quantità degli ossidi alcalini e alcalino terrosi che in concentrazioni superiori al 18% sono considerate non pericolose perché solubili. Questa proprietà determinando  una minor persistenza della fibra nei polmoni consente uno smaltimento delle stesse  prima che esse  possano dare luogo ad eventuali effetti nocivi.
Secondo le linee guida, le FAV  non essendo   sensibilizzanti, tossiche e  irritanti per le vie aeree e la cute,  possono essere classificate solo ai fini della cancerogenicità.
Ai sensi del regolamento CLO le fibre artificiali vetrose  sono classificate nel seguente modo:
·      Classificazione H350i ( può provocare il cancro per inalazione): Le fibre artificiali vetrose  che hanno un contenuto ossidi alcalini /alcalino terrosi < 18% e diametro della fibra < 6 micron
·      Sospette di provocare il cancro H351, le FAV che hanno un diametro >di 6 micron o un contenuto di ossidi alcalini/ alcalino –terrosi >18%.
Quindi per classificare la FAV cancerogena è necessario verificare se sono soddisfatte tutte e due le condizioni del primo punto, di contro  se uno solo dei due parametri non è soddisfatto la FAV non è classificabile cancerogena.

In merito agli altri effetti sulla salute il NIOSH ha trovato una correlazione fra l’esposizione a Fibre ceramiche refrattarie  ( diametro inferiore a 6 micron e contenuto di ossido alcalini e alcalino-terrosi inferiori al 15) e la comparsa di placche pleuriche, disturbi e segni quali dispnea, affanno, tosse, irritazione pleurica .
Dalla verifica della composizione chimica delle fibre vetrose artificiali  si deduce che le più pericolose per la salute dei lavoratori sono le fibre ceramiche refrattarie in  quanto hanno un contenuto di ossido alcalini e alcalino terrosi inferiori al 1%

Il documento riporta anche  i valori di riferimento dell ‘ACGIH a cui riferirsi per la misura delle FAV nell’ambiente di lavoro.

Al seguente link è possibile effettuare il download delle linee guida:
oppure al seguente link




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