Il SUVA (Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni) nell’ambito alla valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi, ha elaborato il “criterio guida”.
Grazie a tale metodo di valutazione, è possibile verificare se il rachide lombare è eccessivamente sollecitato e se sono necessarie delle misure preventive e protettive.
Tale metodo offre il vantaggio di poter essere applicato in tutte le attività connesse alla movimentazione manuale dei carichi.
I valutatori vista la particolarità della movimentazione manuale dei carichi nei settori dell'edilizia, hanno difficoltà ad applicare la norma ISO 11228. Le cause principali di tale difficoltà sono da attribuire :
· Alle geometrie di movimentazione diverse,
· ai diversi pesi ,
· all’’associazione di più operazioni di movimentazione di carichi come il sollevamento, il deposito, il trasporto, oltre che le operazioni di spinta e traino
· all’irregolarità del terreno
· alla presenza di ostacoli durante il trasporto
· alle posture spesso non ergonomiche ecc
Il criterio Guida esso un metodo valutativo che sebbene non standardizzato consente una buona valutazione orientativa, su cui poi è possibile approfondire la valutazione per alcune attività.
Tale criterio si basa sul fatto che il carico lombare è fortemente dipendente dall’inclinazione in avanti del tronco e dal peso del carico ed è aumentato con la durata e frequenza dello sforzo e dell’inclinazione laterale e/o della torsione del tronco.
La valutazione va effettuata per ogni singola attività sulla base di un giorno lavorativo e per le attività durante le quali vengono movimentati diversi carichi e/o vengono assunte diverse posture, è necessario calcolare una media.
Attraverso la somma dei seguenti fattori di ponderazione individuati nelle tabelle specifiche: peso del carico, postura e condizioni di esecuzione , si ottiene un valore che va moltiplicato per il fattore tempo.
Il punteggio ottenuto consente di classificare il rischio in 4 fasce, si parte dal rischio 1 classificato come rischio lieve e per il quale è improbabile un danno alla salute fino ad arrivare al rischio 4 che è classificato come sforzo elevato con probabile sollecitazione del rachide lombare.
Tale criterio non richiede particolari conoscenze in ambito ergonomico, è di facile applicazione e tiene conto del genere, dell’età, delle condizioni di salute e dell’esperienza del soggetto.
Purtroppo in presenza di attività che comportano l’esecuzione di diversi compiti consente di valutare l’esposizione media e non l’effettiva esposizione giornaliera del singolo lavoratore.
Altra differenza rispetto al gruppo EPM e alla norma ISO 11228 classifica le persone con resistenza fisica ridotta quelle di età < a 21 anni e > a 40 anni e i principianti.
Al seguente link è possibile leggere un approfondimento del criterio Guida e le modalità per valutare il rischio.
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