Il Titolo VI del D.Lgs. 81/08 in merito alla movimentazione manuale dei carichi al comma 3 dell'articolo 168, stabilisce che le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento sia per le finalità dello stesso articolo e sia dell'allegato XXXIII.
Le norme tecniche citate nel precedente paragrafo fanno parte della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) e specificatamente:
- La parte 1 è indirizzata alle attività di movimentazione manuale di Sollevamento e Trasporto
- La parte 2 è indirizzata alle attività di movimentazione manuale di Traino e Spinta
- La parte 3 è indirizzata alla movimentazione manuale di carichi leggeri e ad alta frequenza
Nel presente articolo riporto solo alcune note della parte 1 e alcune considerazioni
Qual'è lo scopo della parte 1 della norma tecnica ISO 11228-1?
Così come indicato dalla norma tecnica, essa specifica i "limiti raccomandati" per il sollevamento e il trasporto manuale prendendo in considerazione l'intensità, la frequenza e la durata del compito. Inoltre la norma fornisce una guida per valutare i rischi per la salute della popolazione lavorativa e nelle appendici A,B,C, l fornisce una guida pratica all'organizzazione ergonomica della movimentazione manuale dei carichi
Quando è possibile utilizzare tale parte 1?
Essa si applica quando sono soddisfatti i seguenti criteri:
- Movimentazione manuale per "COMPITI SEMPLICI", infatti la norma tecnica precisa che essa non concerne l'analisi di compiti combinati in un turno durante una giornata di lavoro.
- Movimentazione manuale di oggetti con una massa uguale o superiore a 3 kg
- Velocità di cammino su superficie orizzontale moderata (da 0,5 m/s a 1,0 m/s)
- Operazioni svolte solo con due mani
- Ambiente termico moderato
La norma tecnica ISO 1128 parte 1 non si applica quando non sono soddisfatti uno o più dei fattori elencati in precedenza e nei seguenti casi
- Azioni di mantenimento di oggetti
- Azioni di spinta e Traino
- Sollevamento effettuato da 2 o più persone
- sollevamento con una mano
- movimentazione manuale da seduti.
Le gestanti e i disabili non sono inclusi nella NORMA ISO 1128 parte 1
Il Gruppo EPM basandosi su indirizzi scientifici hanno "creato" fattori di ponderazione che permettono di applicare la parte 1 anche nei casi in cui la movimentazione manuale dei carichi avviene con una sola mano o con più persone o in ambienti termici non moderati.
Quale procedura utilizza la parte 1 della norma ISO 11228 per la valutazione del rischio in oggetto?
La Parte 1 fornisce un approccio procedurale fase per fase per la stima del rischio, per ciascuna fase, sono proposti limiti raccomandati .
Nella Fase 1, si confronta la massa movimentata dai lavoratori con la massa di riferimento presente nell'Appendice C in condizioni ideali.
Cosa significa condizioni ideali di movimentazione?.
" Sono condizioni che includono la postura ideale per la movimentazione manuale, una presa ferma sull'oggetto in postura neutra del polso, nonchè condizioni ideali ambientali favorevoli"
Considerazione Personale: Durante la mia esperienza non ho mai riscontrato una condizione ideale di movimentazione manuale dei carichi .
Se la massa di riferimento sollevata dai lavoratori è inferiore alla massa di riferimento presente nell'Appendice C ( differenziare per sesso, ed età. ) passare alla fase 2.
La norma precisa che per le persone con capacità fisiche inferiori la massa di riferimento non deve essere superiore a 15 Kg. (Dopo i 45 anni considerare una riduzione delle capacità fisiche)
Osservando i limiti proposti dalla parte 1 si evince che il peso 25 kg da utilizzare per la popolazione lavorativa dai 18 ai 45 anni di età, protegge il 95% dei maschi, per proteggere il 99 % della popolazione maschile e il 95% della popolazione femminile è necessario utilizzare la massa di riferimento di 15 kg.
La parte 1 precisa anche che in circostanze eccezionali la massa di riferimento potrebbe essere anche superiore ai 25 kg. In presenza di tali circostanze eccezionali, si deve prestare maggiore attenzione e considerazione all'istruzione e alla formazione del lavoratore, ma anche alle condizioni di lavoro prevalenti e alle capacità dei singoli individui.
Nella seconda fase, bisogna correlare la frequenza massima di sollevamento manuale in condizioni ideali per due diverse durate di sollevamento.
Le durate di sollevamento che indica la parte 1 sono:
- durata di sollevamento fino a 1 ora
- durata di sollevamento tra 1 e 2 ore.
Legenda: Y massa, X Frequenza, A Durata breve inferiore o uguale a 1, B durata tra 1 e 2 ore
Dalla presa visione della Figura presente nella norma tecnica specifica si evince che la frequenza di sollevamento massimale assoluta è di 15 sollevamenti al minuto per un oggetto dal peso di 7 kg e per una durata massima di 1 ora al giorno.
Considerazione personale: Simile alla considerazione della fase 1
Visto le considerazioni personali quasi automaticamente si passa alla fase 3 e successive.
Nella fase 3 i limiti raccomandati sono calcolati con la classica formula NIOSH.
Considerazione personale: Dalla pregressa esperienza in qualità di Medico di un organo di vigilanza e dall' attuale esperienza di medico competente evinco che:
- la "formula Niosh" è applicata più del dovuto. Nei casi in cui gli oggetti da movimentare hanno pesi diversi e geometrie di movimentazione manuale diverse, così come anche specificato dalla parte 1 non è possibile utilizzare tale criterio di valutazione.
- La formula NIOSH nasce dalla integrazione di 4 modelli matematici di ordine epidemiologico, biomeccanico, fisiologico e psicofisico. Il modello biomeccanico fornendo dati provenienti dallo studio sulle vertebre dei cadaveri potrebbe non essere preciso, visto che in "vivo" intervengono variabili diverse . Inoltre i dati provenienti dagli studi epidemiologici, psicofisico e fisiologico non possono essere applicati per tutte le tipologie della popolazione mondiale.s
- per la movimentazione manuale dei carichi sarebbe opportuno prendere in considerazione anche altri criteri di valutazione
- Tenuto conto che in letteratura specifica è presente un' ampia varietà dei criteri di valutazione e che molti di essi non sono "validati scientificamente" riveste particolare importanza l'attività di Sorveglianza Sanitaria sia individuale che epidemiologica.
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