Dal 1 Gennaio 2016 la Formaldeide sarà considerata cancerogena 1/B , H350 (Regolamento U.E. n.605/2014 del 5 giugno 2014 modificato dal Regolamento (UE) 2015/491 del 23 marzo 2015
In pratica, ove la formaldeide sia presente e ci siano lavoratori esposti, bisognerà procedere a rivedere il Documento di Valutazione di Rischio secondo le indicazioni del Titolo IX del D.Lvo 81/08 e dare corso a tutti gli obblighi previsti (sistemi chiusi, eliminazione o riduzione del rischio, registro esposti, sorveglianza sanitaria informazione ecc.).
Che cos’è la formaldeide?
La formaldeide è un composto organico, con odore molto irritante, appartenente alla vasta famiglia degli aldeidi, a temperatura ambiente è presente in forma gassosa (a temperatura ambiente) che liquida (con trattamenti chimici).
Dove è utilizzata?
Per le sue proprietà battericida, fissativa, alta solubilità in acqua , capacità reattiva con altre sostanze è adoperata o comunque è stata adoperata con larghissimo impiego nella fabbricazione di: resine sintetiche, colle, solventi, conservanti, disinfettanti e deodoranti, detergenti, cosmetici, tessuti, e nell’industria alimentare. Inoltre la formaldeide è presente nel fumo di sigarette, si forma dai processi di combustione , la troviamo nei cibi, o come prodotto di degradazione di frutta e ortaggi o perché è utilizzata come conservante alimentare in alcuni cibi, con la sigla E240 e ed anche E239 . Oltre alla formaldeide “esterna” è utile ricordare che negli esseri umani è presente una formaldeide “interna” utilizzata per la formazione delle purine, la tiamina e alcuni aminoacidi
Tra i vari settori lavorativi i seguenti sono i settori in cui è più probabile l’esposizione alla formaldeide: settore del legno, delle materie plastiche, dell’ industria tessile, della stampa e il settore sanità
Possono non essere “risparmiati” dall’esposizione alla formaldeide nemmeno i lavoratori che svolgono la loro attività negli uffici, infatti la formaldeide può essere rilasciata da alcune suppellettili in legno pressato, dai mobili in truciolato, compensato o comunque multistrato, da alcune suppellettili in materiale composito a media densità di fibra (MDF) ed in generale da tutti i mobili sui quali vengono utilizzate colle e solventi con formaldeide.
Quali sono gli effetti sulla salute?:
Effetti acuti: i sintomi più frequenti e correlati alla dose di esposizione sono: irritazione oculare, delle mucose orali e della pelle. Altri sintomi che possono manifestarsi sono costituiti dalla cefalea, dalla stanchezza e soprattutto nei lavoratori sofferenti di broncoreattività (es.asma) dalla tosse. Oltre alla dermatite irritativa , la formaldeide è causa anche della dermatite allergica da contatto.
In merito agli effetti irritativi , nella popolazione generale è stato riscontrato che l’ esposizione cutanea a concentrazioni di formaldeide in soluzione, nell’ ordine del 1-2 % (10-20 g/litro), è in grado di causare irritazione cutanea, mentre nei soggetti sensibilizzati alla formaldeide, la comparsa della dermatite allergica da contatto può manifestarsi a concentrazioni di formaldeide di 0,03/%
Inoltre alcuni studi riportano che tra 0,75 - 3 ppm (0,92 3,7 mg/mc) la proporzione di lavoratori che può accusare una moderata irritazione a occhi, naso e gola attribuita alla formaldeide è tra 1,6 - 14,9%, mentre altri studi riportano un decremento in alcuni parametri della Funzionalità Respiratoria in alcuni lavoratori esposti a concentrazioni di formaldeide > 2 ppm
Effetti cronici: Così come per gli effetti acuti anche per le esposizione croniche possono manifestarsi sintomi e alterazioni a carico delle mucose della cute e dell’apparato respiratorio.
Gli effetti sulla salute più temibili sono quelli di tipo cancerogeno
La IARC nel 2006 in merito alla correlazione tra formaldeide è alcuni tumori conclude:
Gli effetti sulla salute più temibili sono quelli di tipo cancerogeno
La IARC nel 2006 in merito alla correlazione tra formaldeide è alcuni tumori conclude:
· ( Tumore del Rinofaringe) i risultati degli studi, supportati dai risultati positivi di altri studi forniscono evidenza epidemiologica sufficiente che la formaldeide causi il tumore del rinofaringe nell’ uomo
· ( Leucemie) Il gruppo di lavoro conclude che c è forte ma non sufficiente evidenza di una relazione causale tra leucemia ed esposizione a formaldeide
· (Naso-Sinusali) Il gruppo di lavoro conclude che c è solo un evidenza epidemiologica limitata che la formaldeide causi il tumore naso-sinusale nell’uomo
Di seguito sono elencati i vari livelli di esposizione da non superare :
· lo SCOEL propone un TLW TWA0,2 ppm e un TLV STEL di 0, 4 ppm,
· l’ACGIH un TLV Ceiling di 0,3 ppm ( 0,37 mg/mc)
· NIOSH 0,016 ppm (0,02 mg/mc) REL TWA (Recommended Exposure Limit), 0,1 ppm (0,123 mg/mc) TLV ceiling su 15 minuti
Il limite dello SCOEL ( Comunita’ Europea) tiene in considerazione il rischio cancerogeno, appare critico lo stimolo alla proliferazione cellulare dovuto all’irritazione delle alte vie respiratorie e propone quindi livelli al di sotto dei quali non è atteso alcun effetto sistemico per la formaldeide.
Il limite dell’ ACGIH: rappresenta la concentrazione che non dovrebbe essere superata neanche per un istante; si limita a considerare gli effetti tossicologici
Il limite NIOSH: prende in considerazione il rischio cancerogeno.
A parere dello scrivente, in ogni caso, tenendo conto della classificazione della formaldeide come cancerogeno umano, è raccomandabile di mantenere i livelli più bassi ragionevolmente raggiungibili
In merito alla riclassificazione della formaldeide in sostanza cancerogena, quali sono obblighi per il medico competente dal 1 Gennaio 2016?
La risposta è fornita dal titolo IX capo II “Protezione da agenti cancerogeni e mutageni” del Decreto Legislativo 81/08 e dal Decreto del Ministero della Salute del 12 Luglio 2007
Il Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i stabilisce i seguenti obblighi per il medico competente :
· nei casi per i quali la valutazione del rischio ha evidenziato un rischio per la salute dei lavoratori deve attivare la sorveglianza sanitaria.
· deve fornire ai lavoratori adeguate informazioni sulla sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti, con particolare riguardo all’opportunità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa.
· deve provvede ad istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio
· deve curare la tenuta del registro degli agenti cancerogeni che è istituito dal datore di lavoro
· deve trasmettere all’INAIL la cartella sanitaria e di rischio unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro in caso di cessazione del rapporto di lavoro di un dipendente
Sia per il registro che per la cartella sanitaria e di rischio, è obbligatorio siano costituiti da fogli legati e numerati progressivamente. Il registro deve essere trasmesso entro 30 giorni dalla sua istituzione, dal datore di lavoro, in busta chiusa e siglata dal medico competente in copia all’INAIL e all’organo di vigilanza.
In merito alla cartella sanitaria e di rischio, essa deve essere conforme alla cartella sanitaria e di rischio dell’allegato 2 del Decreto del Ministero della salute del 12 Luglio, 2007, n. 155 . Siccome i lavoratori possono essere esposti oltre alla formaldeide anche ad altri rischi per cui vige l’obbligo della sorveglianza sanitaria, e tenendo conto che è obbligatorio utilizzare la cartella sanitaria e di rischio disposta dal decreto legislativo 81/08, il medico competente può scegliere le seguenti opzioni:
· istituire due cartelle sanitarie e di rischio diverse, una per i rischi “non cancerogeni” una per l’esposizione alla formaldeide
· utilizzare un'unica cartella sanitaria e di rischio ma sempre che vi siano comunque inclusi i dati e le notizie indicati nell'allegato stesso. In questo caso è possibile utilizzare la cartella sanitaria e di rischio conforme all’allegato 3 A del D.Lgs 81/08 e s.m.i integrata con i dati supplementari contenuti nell’allegato 2. ( attenzione nella cartella sanitaria e di rischio disposta dal decreto n . 155 è scritto D.Lgs 626/94, è opportuno sostituire tale annotazione con D.lgs 81/08)
· Utilizzare cartelle computerizzate con i requisiti richiesti dalla normativa.
Nel caso di lavoratori esposti contemporaneamente a radiazioni ionizzanti e ad agenti cancerogeni per i quali e' istituito il documento sanitario personale ai sensi dell'articolo 90 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i , il predetto documento va integrato con le informazioni previste nel modello di cui all'allegato 2.
Sia il registro degli esposti che le cartelle sanitarie e di rischio, devono essere sottoscritti dal datore di lavoro il primo e dal medico competente il secondo, inoltre il datore di lavoro appone la data e la propria sottoscrizione sulla prima pagina della cartella sanitaria e di rischio dichiarando altresi' il numero di pagine di cui si compone il documento. La firma del datore di lavoro sul registro ha lo stesso significato della firma della cartella sanitaria e di rischio.
Nei casi in cui vi sia l’assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato attività con esposizione ad agenti cancerogeni, il datore di lavoro deve chiedere all’INAIL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro degli esposti , nonché copia della cartella sanitaria e di rischio, qualora il lavoratore non ne sia in possesso .
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