Secondo il rapporto Osservasalute 2013, in Italia, più di un terzo della popolazione adulta (35,6%) è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (10,4%). Le Regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone obese (Puglia 12,9% e Molise 13,5%) rispetto a quelle settentrionali (obese: Liguria 6,9% e Bolzano 7,5%);
In ambito lavorativo l'obesità è associata ad un aumento dell'assenteismo, della disabilità, degli infortuni, dei giudizi di idoneità con limitazione e della riduzione della produttività.
Vista l'alta frequenza dell'obesità e del sovrappeso nella popolazione generale, è frequente che il medico competente durante l'attività di sorveglianza sanitaria si "imbatte" in tali lavoratori. Per tali lavoratori grazie alle caratteristiche fisiopatologiche della "condizione di Obesità", un rischio specifico valutato basso per il "lavoratore standard" può essere causa di un danno alla salute.
Infatti lavoratori obesi:
- a causa della riduzione dell'escursione articolare e del sovraccarico biomeccanico delle strutture osteoarticolari hanno una prevalenza maggiore rispetto ai lavoratori in normopeso disturbi all'apparato locomotore. In particolare i distretti osteoarticolari maggiormente interessati sono: la colonna vertebrale, le ginocchia e le articolazioni coxofemorali.
- a causa dell'aumento del tessuto adiposo e della pressione nel canale del carpo la velocità di conduzione del nervo mediano al polso è diminuita hanno una probabilità di 4 volte maggiore di sviluppare una sindrome del tunnel carpale rispetto ai lavoratori in normopeso.
- a causa della riduzione della forza muscolare per riduzione della massa magra (10%) associata alle altre condizioni di frequente riscontro negli obesi come la riduzione dei volumi polmonari e all'aumento del volume ematico circolante hanno ridotta capacità lavorativa. La ridotta capacità lavorativa rappresenta un fattore limitante lo sforzo fisico caratteristico degli obesi.
Inoltre gli studi epidemiologici hanno dimostrato che l'obesità e il sovrappeso sono frequentemente associati alla sindrome metabolica e che è stato riscontrato un'associazione tra IMC e l'incremento delle seguenti malattie: ipertensione arteriosa, malattia ischemica sia cardiaca che cerebrale, diabete mellito di tipo 2, osteoporosi, tumori localizzati all'intestino, all'endometrio , alla mammella e alla prostata.
Per i motivi descritti nei paragrafi precedenti e dalla lettura degli articoli pubblicati sul "Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia e la Medicina del Lavoro" riporto di seguito alcune mansioni che possono comportare per il lavoratore obeso un incremento di rischio infortunistico e/o danni alla salute. Per tali mansioni aumentano le frequenze di giudizi di idoneità con limitazione e/o non idoneità.
- conducente di autovetture mezzi pubblici, autotreni ecc
- posatori di pavimenti, lavoratore edile
- infermiere, terapista, magazziniere, addetto ai servizi di emergenza
- manutentore, muratore
- vigile del fuoco
- agricoltore ecc
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