martedì 18 giugno 2019

Lavoro e Calore Intenso quali danni alla salute?


Secondo l’ultimo rapporto del Comitato Intergovernativo per lo studio dei Cambiamenti Climatici (IPCC 2007), a causa delle  emissioni di gas serra, entro il 2100, è atteso un riscaldamento della superficie terrestre di circa 4 gradi, rispetto ai livelli attuali.
Da studi Epidemiologici è emerso che le variazioni di temperatura dell’ambiente esterno determinano effetti a breve termine sulla salute delle popolazioni esposte in termini di incrementi della mortalità. Tale effetto si verifica al di sopra di un valore di temperatura definito “valore soglia”, che è specifico per ogni popolazione, ed è funzione del suo livello di suscettibilità e della sua capacità di adattamento alle condizioni climatiche locali.
Alcuni fattori, come ad esempio l’umidità, l’assenza di correnti d’aria o l’uso anticolinergici, possono “ostacolare” la termoregolazione ed essere causa  di  un incremento della temperatura corporea con rischio di danni diretti (stress da calore, colpo di calore, disidratazione, crampi, lipotimia ed edemi) o indiretti (aggravamento di condizioni morbose preesistenti).
L’eccesso di calore conduce a morte in modo indiretto quando pre - esistenti condizioni patologiche  come alcune delle condizioni  presenti nell’immagine,  impediscono di beneficiare dei meccanismi compensativi della termoregolazione o quando l’azione di questi, paradossalmente, fa precipitare una situazione già instabile.



Diverse attività lavorative come quelle svolte nei cantieri o nel settore agricolo  esponendo i lavoratori a  temperature ambientali elevate sono associate a una maggiore probabilità di sviluppare disturbi associati al caldo, in particolare se viene svolta anche una attività fisica intensa.
Pertanto per i lavoratori che svolgono lavori all’aperto devono essere individuate e applicate  diverse misure preventive e protettive, tra le quali  le informazioni  sulle possibili misure da adottare per prevenire gli effetti negativi dell’esposizione al caldo e su come riconoscere i segni e i sintomi dello stress termico e del colpo di calore.
I sintomi più comuni dell’esposizione a condizioni climatiche severe (alte temperature) sono:
·       sudorazione abbondante
·       debolezza estrema
·       nausea e vomito (quest'ultimo aggrava la disidratazione)
·       pressione bassa
·       aumento dei battiti cardiaci (il polso è rapido e sottile)
·       respirazione rapida
·       temperatura corporea normale o leggermente aumentata.
In merito alla valutazione dei rischi, il D.Lgs.81/08 stabilisce che:
·      essa   deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari,
·      il DVR redatto a conclusione della valutazione […] deve contenere …
a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute
b) l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei DPI,
c) il programma delle misure
d) l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure ed i ruoli
Purtroppo non sono presenti in letteratura specifica criteri standardizzati per la valutazione di tale rischio in ambienti outdoor come i cantieri edili e l’agricoltura. Utile potrebbe essere il  calcolo del Heat Index consigliato “ dal Portale Agenti Fisici.
La  valutazione del  rischio "clima" potrebbe  essere effettuata  semplicemente misurando:
temperatura ambiente (termometro)
umidità (igrometro)
anche con   strumentazione commerciale di costo contenuto e di semplice ed immediata lettura.
Ottenuti i risultati, gli stessi devono essere intersecati nella Tabella indice di calore sviluppato dal Dipartimento della Nazionale di Meteorologia francese.


§ La temperatura dell’aria deve essere misurata all’ombra nelle immediate vicinanze del
posto di lavoro.
L'utilizzo dell'indice di calore risulta valido per lavoro all’ombra e con vento leggero ed in caso di lavoro al sole l’indice letto in tabella va aumentato di 15 punti.

Di seguito si riportano  i disturbi possibili per esposizione prolungata a calore e/o fatica fisica intensa correlati con il livello del HEAT INDEX:
da 80 a 90 :                Cautela per possibile affaticamento
da 90 a 104 :              Estrema cautela, possibili crampi muscolari, esaurimento fisico
da 105 a 129:              Rischio possibile di colpo di calore
130 e più:                   Rischio elevato di colpo di calore
Per tale rischio, il ruolo del medico competente è fondamentale, sia nell’individuazione dei lavoratori “sensibili” al rischio, sia come relatore nei programmi di informazione e formazione dei lavoratori e sia nella scelta di alcune misure preventive e protettive.

Per l’approfondimento dell’argomento è indispensabile,  la lettura  del documento del “ Ministero della Salute
 e del documento presente sul portale PAF 
 sia perché riportano  in modo dettagliato i motivi   degli effetti negativi delle condizioni “patologiche” correlate al caldo e sia per le azioni preventive e protettive indicate.
Alcune azioni sono le seguenti:

·       limitare l'attività fisica nelle ore più calde della giornata
·       equipaggiarsi in modo appropriato: in ambienti caldo-umidi indossare abiti larghi e leggeri di colore chiaro; gli indumenti sudati vanno sempre sostituiti con altri asciutti
·       bere abbondantemente prima e durante gli sforzi; le bevande devono reintegrare anche le perdite di sali e vanno quindi addizionate con sale da cucina (cloruro di sodio).
·       cappelli a tesa larga e circolare per la protezione di capo, orecchie, naso e collo
·       occhiali per protezione dai raggi solari
·       scarpe di sicurezza/protezione di modello estivo
·       creme protettive solari [UV]


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