sabato 20 maggio 2017

Sollevamento manuale dei pesi atti di indirizzo e importanza delle visite mediche

Da un pò di tempo  circolano nel web le linee di indirizzo per l’applicazione del titolo VI del D. Lgs. 81/08 e per la valutazione e gestione del rischio connesso alla Movimentazione Manuale di Carichi (MMC). Tali linee di indirizzo che   dovranno essere adottate nelle Regioni Italiane hanno l'obiettivo di fornire  un’interpretazione univoca sul territorio nazionale, in linea peraltro con quanto indicato dal titolo VI e all. XXXIII° del D.Lgs. 81/08, dalle NORME ISO o UNI ISO 11228- 1 – 2 – 3, dalla NORMA UNI EN 1005-2 e dall’ ISO TR 12295.


Riporto di seguito una personale interpretazione su una parte delle linee di indirizzo che comunque consiglio di leggere  e applicare dove possono essere applicate. 

Le linee di indirizzo   guidano i valutatori  a seguire  percorsi diversi a secondo delle caratteristiche del perso e delle geometrie di movimentazione. Infatti ottenute le informazioni sul peso e le modalità di movimentazione manuale, è possibile differenziare le valutazioni per il sollevamento di oggetti (quindi non pazienti parzialmente e non collaboranti)  nei seguenti modi:
  • Compito semplice:  è il compito che comporta il sollevamento di una sola tipologia di oggetti (peso sempre uguale) utilizzando la stessa postura del corpo (geometria del corpo) durante il sollevamento tra l’origine e la destinazione
  • Compito compositoè il caso in cui il peso è sempre lo stesso ma sono differenti  le geometrie (prelevando o posizionando da/su mensole poste a differenti altezze verticali e/o distanze orizzontali). In pratica ogni singola geometria è denominata “sub-task”. In questo caso l’Indice di Sollevamento Composto “Composite Lifting Index (CLI)” può essere calcolato seguendo la specifica procedura indicata da un manuale applicativo pubblicato dal NIOSH
  • Compito variabileIn questo caso potrebbero essere identificate differenti categorie di pesi e di geometria.  Ancje in questo caso come quello precedente, ogni distinta categoria di peso, movimentata su ogni diversa geometria, prende il nome di sub-compito. In questo caso la metodologia di calcolo da adottare è quella del “Variable Lifting Index (VLI)” (Colombini et al., 2010 e 2012; Waters et al,2015)
  • Compito sequenziale: è il caso in cui nel turno di lavoro è possibile riscontrare una movimentazione manuale dei carichi con compito semplice, composito e variabile ( ognumo di durata minima di 30 minuti).  I lavoratori ruotano tra una serie di compiti di sollevamento semplici e/o compositi e/o variabili distribuiti nel turno. In questo caso la metodologia di calcolo da adottare è quella del “Sequential Lifting Index (SLI)” (Waters et al., 2007).
Per la valutazione del compito semplice, nei casi in cui la postura non risulta ideale, per la stima del rischio gli autori indicano di utilizzare  la formula RNLE (Revised Niosh Lifting Equation).

Si riporta di seguito la definizione di Postura ideale:   Postura eretta e simmetrica, mantenendo una distanza orizzontale tra il baricentro dell'oggetto movimentato e il baricentro dell'operatore a meno di 0,25 m, nonché l'altezza della presa a meno di 0,25 m sopra l'altezza delle nocche. Praticamente condizione "difficilmente " riscontrabile.

Nei casi in cui i compiti non sono semplici, visto la complessità della valutazione, gli autori consigliano di effettuare la valutazione con il software gratuito messo a disposizione dall'EPM ( unità di ricerca- ergonomia della postura e movimento---http://www.epmresearch.org/index.php). Infatti tale software effettua i calcoli direttamente dopo l'inserimento dei dati da parte dell'utente.

Per semplificare la procedura di valutazione , altrimenti non è possibile effettuare la valutazione utilizzando gli stessi parametri della formula NIOSH, sono state apportate le seguenti modifiche :
  • Sono state ridotte  a due le  condizioni relative al fattore altezza, (zona ideale e zona non ideale)
  • sono state create  3 categorie (vicina, media, lontana) per la classificazione della Distanza Orizzontale
  • sono state create 5 categorie di peso 
  • la presenza di Dislocazione Angolare (Asimmetria ) è valutata sinteticamente per ognuna delle 5 categorie di peso (mediante un valore di soglia). 
  • La Frequenza delle azioni di sollevamento è determinata specificatamente per ognuno (fino a un massimo) dei 30 sub-tasks considerati. 
  • La Dislocazione (Distanza) verticale e la Qualità della presa del carico sono considerate come costanti. 
  • I criteri per definire la Durata giornaliera dei sollevamenti sono rimasti invariati; 

Operate queste semplificazioni, diviene possibile calcolare il LI di specifico per tutti i sub-tasks individuati (massimo 30); Poiché il considerare contemporaneamente, con la tradizionale formula per il CLI (Waters et al., 1994), 30 sub-tasks  è da ritenersi ancora inadeguato , si procede ad un ulteriore aggregazione raggruppando i possibili 30 LI in 6 possibili differenti “Categorie LI” , i cui limiti sono determinati in funzione della variabilità dei dati e si ricalcola la frequenza cumulativa per ognuna delle 6 categorie di LI presenti. Al termine di questa aggregazione è possibile calcolare anche l’Indice di Sollevamento del compito Variabile (VLI) utilizzando la modalità tradizionale del “Composite Lifting Index” (CLI) (Waters et al, 1994). 
Grazie al software e  tali criteri  è possibile effettuare la valutazione del rischio movimentazione manuale dei carichi in molti casi .

RIFLESSIONE: Penso che tranne i casi in cui è evidente un rischio irrilevante per la salute in tutti gli altri casi è sempre necessario effettuare una visita di medicina del lavoro per il seguente motivo:

La formula NIOSH nasce dall’integrazione dei seguenti 3 modelli matematici : biomeccanico, fisiologico e psicofisico. 
Il modello biomeccanico "sfrutta" i dati provenienti  dallo studio sulle  vertebre dei   cadaveri e quindi  potrebbe non essere preciso, visto che in "vivo" intervengono  variabili diverse .  I dati provenienti dagli studi psicofisico di laboratorio sono ricavati dalla percezione dei lavoratori dello sforzo collegato al sollevamento, pertanto tali studi possono dare informazioni più sulla tolleranza dei lavoratori allo sforzo che sul rischio effettivo di lombalgia,  l’approccio fisiologico fornisce indicazioni relative alla capacità di lavoro fisico, superata la quale, l’attività viene svolta in condizioni di fatica ed è direttamente correlata a diversi fattori individuali.

Da quanto già scritto in precedenza, si comprende che  non è possibile quantificare precisamente il grado di rischio associato agli incrementi dell’indice di sollevamento a causa  dei  limiti dei modelli di cui al precedente paragrafo .  Quindi essendo   la formula NIOSH non creata da dati provenienti da studi  che permettono di costruire una affidabile curva dose-effetto  i limiti di esposizione proposti per i diversi fattori devono essere interpretati  con cautela.
A supporto del descritto pensiero, in letteratura è riportato che i metodi di valutazione del rischio oggi disponibili consentano di individuare accuratamente le situazioni nelle quali il rischio può essere considerato estremamente elevato o, al contrario, virtualmente assente. Tra questi due estremi esiste una ampia “zona grigia” di incertezza, derivante dal fatto che i dati sulla relazione dose-effetto necessari per determinare i valori limite non sono disponibili. (Fallentin N. Regulatory actions to prevent work-related musculoskeletal disorders – the use of research-based exposure limits. Scand J Work Environ Health. 2003; 29(4): 247-251)

Se poi su questa base  "già critica" modifichiamo le variabili originarie della formula NIOSH così come è stato fatto per la valutazione del rischio per i "compiti non semplici" è evidente che ci allontaniamo sempre di più dal reale rischio basato sulla correlazione dose-risposta.  ( Confesso la mia ignoranza sull’origine e sugli studi effettuati per la creazione dei “criteri di semplificazione del rischio”, che comunque aiuta sicuramente a valutare il rischio in molti scenari dove precedentemente non era possibile).

Concludendo sono sempre più convinto che  nei casi in cui la movimentazione manuale dei carichi non sia eliminabile,
·      devono essere innanzitutto intraprese le misure indirizzate a ridurre il carico lombare.
·      attivare la sorveglianza sanitaria in tutti i casi borderline (zona compresa tra rischio accettabile e critico).  In particolare la visita medica dovrà essere indirizzata   per valutare sia lo stato di salute dei  lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità e sia per  aggregare in forma anonima i dati. L’aggregazione dei dati e la corretta valutazione di essi  possono fornire  informazioni utili sia  per   verificare nel tempo l’idoneità delle  misure preventive adottate e sia per verificare  "la bontà" di tali criteri di valutazione.

Di seguito si riporta il link dove è possibile effettuare il download delle linee di indirizzo

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