giovedì 10 marzo 2016

Silice libera Cristallina, Effetti sulla salute, Sorveglianza Sanitaria e Registro degli esposti

Che cosa è la Silice?
La silice è il nome dato ad un gruppo di minerali composti da silicio e ossigeno. Si trova comunemente allo stato cristallino, ma talvolta viene localizzata in uno stato amorfo.
Tra le due forme di silice,  quella correlata agli effetti dannosi per la salute dei lavoratori è la forma cristallina.
Che cosa si intende per Silice Libera Cristallina?
 Per silice libera cristallina si intendono comunemente le 3 seguenti forme:
Quarzo
Cristobalite
Tridimite
Il quarzo è di gran lunga la forma di silice cristallina più comune.
La cristobalite e la tridimite non sono abbondanti in natura.
A livello industriale, la cristobalite si ottiene anche riscaldando il quarzo a temperature superiori a 1400°C.  La cristobalite viene inoltre formata riscaldando la silice amorfa o vetrosa a temperature elevate. 
 Quale settore lavorativo conta il maggior numero di esposti?
Nel rapporto dello SHEcan viene riportato una stima del numero di lavoratori potenzialmente esposti a SLC nell’Unione Europea, pari a 5.300.000 di cui BEN 4 milioni nel settore Edilizio.
Oltre al settore edilizio, è possibile un’esposizione a silice anche per i lavoratori delle fonderie, della fabbricazione di mattoni e piastrelle/mattonelle,  delle vetrerie, dell’industria della fornitura di gas,  dell’acqua, dell’elettricità, delle cave,  delle gallerie ecc.

Quali sono le modalità di interazione della silice libera cristallina con l'organismo umano?
Anche se la silice penetra  nell’organismo per via inalatoria attraverso le  tre frazioni di polvere,  la frazione di polvere respirabile è la più importante per via dei suoi potenziali effetti sulla salute dell'uomo.

Quali sono i meccanismi di azione  proposti?
In seguito all’inalazione della silice libera cristallina i macrofagi alveolari si attivano   per  fagocitare la particella e portarla fuori dagli alveoli. Purtroppo spesso la particella di silice provoca la morte dei macrofagi venendo  liberata e ri- fagocitata da un altro macrofago. Tutto ciò è causa di un  un ciclo continuo di fagocitosi, attivazione  e rilascio.  Durante questo ciclo sono liberate in continuo citochine ,  chemochine, fattori di crescita,  ossidanti, specie reattive dell’ossigeno ( anione superossido, radicale ossidrile, acqua ossigenata)  e alcune specie reattive dell’azoto, tra cui l’ossido nitrico.  
Tutti questi fattori sono responsabili sia dell’infiammazione cronica  e sia della fibrosi.

Quali sono le patologie associate alla silice?
Al momento le patologie associate ad esposizione alla silice cristallina possono essere riassunte in:
Malattie Polmonari
Silicosi
Associazione Tubercolosi polmonare e Silicosi  (Incidenza 3-10 volte maggiore in soggetti con silicosi rispetto a non esposti a silice)
Bronchite Cronica e ostruzione delle vie aeree
Cancro del Polmone

Malattie extrapolmonari  ( per alcune di esse  è necessario un approfondimento scientifico, Lista II (limitata probabilità) "tabelle"malattie professionali)
Sclerodermia
Artrite Reumatoide
Lupus Eritematoso sistemico
Polimiosite- Dermatomiosite
Patologia renale ( Glolerulonefriti)

Esiste una dose soglia per lo sviluppo di Silicosi?

L’ACGIH  raccomanda  il  limite di 0,025 mg/mc  come limite  da non superare  per   escludere nel 100 % dei lavoratori la  sviluppo della silicosi.
In Europa,  la Commissione Scientifica per i Livelli di Esposizione Occupazionale (SCOEL)  ha dichiarato che dal momento non è possibile identificare una chiara soglia per lo sviluppo della silicosi, ogni riduzione dell’esposizione ridurrà il rischio di silicosi  per tale motivo viene raccomandato un valore limite occupazionale inferiore a 0.05 mg/m 3

Quale correlazione tra silicosi e Cancro del Polmone?
La IARC nel 1997 ha classificato la frazione respirabile della silice libera cristallina come carcinogeno di gruppo 1..   E' da evidenziare che tale effetto  non è stato rilevato in tutte le realtà industriali. 
Dopo la classificazione della IARC, sono seguite numerose indagini epidemiologiche a cui sono giunte conclusioni non univoche. Alcuni studi indicano un aumentato rischio di neoplasia polmonare, altri restringono tale associazione agli individui con silicosi e altri ancora non evidenziano alcuna associazione.
Per quanto riguarda il meccanismo di azione, La IARC afferma che  Il meccanismo di azione sia di tipo indiretto tramite l’infiammazione cronica
Secondo la Commissione Scientifica per i Livelli di Esposizione Occupazionale (SCOEL) il principale effetto nell’uomo conseguente all’inalazione di silice cristallina respirabile è la silicosi - c’è una sufficiente evidenza per concludere che il rischio relativo di tumore del polmone è incrementato in soggetti con silicosi (e apparentemente, non in soggetti senza silicosi esposti a polvere di silice ) - pertanto, prevenendo l’insorgenza della silicosi si ridurrà il rischio di tumore

A questo punto le domande che nascono spontanee sono le seguenti?

1. A quale livello di esposizione a silice deve essere attivata la sorveglianza sanitaria?
2. Quale protocollo di sorveglianza sanitaria deve essere redatto?
3. Per i  lavoratori esposti  a silice e’ obbligatorio predisporre e redigere il registro cancerogeni?
Punto 1:  La letteratura specifica propone di attivare la sorveglianza sanitaria nei casi in cui la misurazione della frazione respirabile di silice sia inferiore al limite indicato dalla ACGIH (0,025mg/m3).
Purtroppo  per vari motivi Il medico competente  spesso non è in possesso di tali valutazioni.   In tali casi, la decisione di effettuare la sorveglianza sanitaria dipende dalla conoscenza  e valutazione  integrata di molte variabili , tra cui: il  tipo di attività, le  modalità, la frequenza , la durata di esposizione e i dati  di letteratura del comparto.
Punto 2 
Riferimenti normativi utili per redigere il protocollo di sorveglianza sanitaria
D.P.R. 1124/65, capo 8
D. Lgs. 230/95, art. 111, comma 6 “
D. Lgs. 187/00, art. 4
D. Lgs. 81/2008, art. 25 comma 1 lettera b, art.  229, comma 4 “

Tra i vari protocolli proposti in letteratura si riporta quello del NIS. Riferimenti normativi
Visita preventiva
Visita medica,

Rx torace secondo i criteri ILO / BIT
 Spirometria completa di VR e DLCO,

Verifica dell’assenza di malattia tubercolare in atto in base a valutazioni cliniche ed epidemiologiche
Visita periodiche
Visita medica annuale
Spirometria semplice  annuale
Rx torace ILO/BIT ogni 5 anni per i primi 20 anni di esposizione , successivamente ogni 2 anni;
 ( se disponibili dati di monitoraggio ambientale: 
 1. Ogni 2 anni per valori superiori a 0,05 mg/m3 e inferiori a 0,1 mg/m3,
2 Ogni 5 anni per valori compresi tra 0,025 mg/m3 e 0,05 mg/m3 fino a 20 anni di esposizione, poi ogni 2 anni)
Test Mantoux in base a valutazioni cliniche ed epidemiologiche

Punto 3
Tenendo conto  della pubblicazione della Direttiva 2398/2017, in vigore dal 17/01/2018,  ma che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il  17/01/2020, e ritenuto che tale direttiva ha inserito nell'allegato 1 ( elenco delle sostanze, miscele e processi cancerogeni e mutageni) la silice libera cristallina, sarebbe auspicabile attivare il registro degli agenti cancerogeni anche prima del recepimento della Direttiva.


Bibliografia: 
GIMLE, volume XXXIV N. 3  Luglio settembre 2012. Esposizione a silice libera cristallina in edilizia:   Valutazione degli effetti biologici. E. Pira P.G. Piolatto
Relazioni Convegno Network Italiano Silice Tirrenia 18 Maggio 2007
Esposizione a silice e rischio di neoplasia polmonare: documento di consenso del Direttivo Nazionale della SIMLII 
Linee guida nell'esposizione professionale a silice libera cristallina Regione Toscana
Linee Guida NIS " Sorveglianza sanitaria e accertamenti diagnostici sui lavoratori esposti"







            

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