lunedì 28 settembre 2015

ALCUNI LAVORI ATIPICI E TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA. CHI FA COSA



Definizione: LAVORATORE A SOMMINISTRAZIONE
il lavoratore è assunto DA UNA AGENZIA  che lo invia in missione presso un’impresa che lo utilizza come un proprio dipendente:

Chi è obbligato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori?
Risposta: Tutti gli obblighi di prevenzione e protezione sono a carico dell’utilizzatore
Chi è obbligato alla sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa?
RISPOSTA: Medico competente dell’azienda utilizzatrice
Normativa: Art. 20 del Dlgs 10 Settembre 2003, n. 276, e s.m.i e  art. 3 comma 5 del Dlgs/81/08 e s.m.i.
Definizione LAVORATORE DISTACCATO
Si configura quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa.
Chi è obbligato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori?
Risposta: Tutti gli obblighi di prevenzione e protezione sono a carico del distaccatario, , fatto salvo l’obbligo  a carico del distaccante di informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle mansioni per le quali egli viene distaccato
Chi è obbligato alla sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa?
RISPOSTA: Medico competente dell’azienda distaccante

Normativa: Art. 30 del Dlgs 10 Settembre 2003, n. 276, e s.m.i e  art. 3 comma 6 del Dlgs/81/08 e s.m.i.

Definizione LAVORO OCCASIONALE
Il lavoro occasionale è una prestazione non continuativa che può rientrare all'interno del lavoro a progetto ("mini co.co.co.") o di quello autonomo (collaborazione occasionale
Le collaborazioni occasionali devono avere durata complessiva inferiore a 30 giorni nel corso dell'anno solare per lo stesso committente (ovvero, nell'ambito dei servizi di cura e assistenza alla persona, non superiore a 240 ore) e compenso non superiore ai 7.000 euro, sempre nell'anno solare.
Chi è obbligato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori?
Risposta: Tutti gli obblighi di prevenzione e protezione sono a carico del datore di lavoro ad escusione dei piccoli lavori domestici, a carattere straordinario
Chi è obbligato alla sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa?
RISPOSTA: Medico competente del datore di lavoro

Normativa: Art. 70 del Dlgs 10 Settembre 2003, n. 276, e s.m.i e  art. 3 comma 8 del Dlgs/81/08 e s.m.i.
 Definizione TELELAVORO
Lavoratori subordinati che effettuano una prestazione continuativa di lavoro a distanza, mediante collegamento informatico e telematico.
Chi è obbligato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori?
Risposta: Si applicano le disposizioni del titolo VII del D.Lgs 81/08, se il Datore di lavoro fornisce  attrezzature proprie, tali attrezzature devono essere conformi alle disposizioni di cui al titolo III.  Al fine di verificare  la corretta attuazione  della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza da parte del lavoratore a distanza, il datore di lavoro, le rappresentanza dei lavoratori e le autorità competenti hanno accesso al luogo in cui viene svolto il lavoro. Tale accesso è subordinato al preavviso e al consenso del lavoratore qualora la prestazione sia svolta presso il suo domicilio
Chi è obbligato alla sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa?
RISPOSTA: Medico competente del datore di lavoro

Normativa: Art. 3 comma 10  del Dlgs/81/08 e s.m.i.

Definizione LAVORO A DOMICILIO
E'  lavoratore a domicilio chiunque, con vincolo di subordinazione, esegue nel proprio domicilio o in locale di cui abbia disponibilita', anche  con l'aiuto accessorio di membri della sua famiglia conviventi e   a  carico,  ma  con  esclusione  di  manodopera  salariata  e  di apprendisti,  lavoro retribuito per conto di uno o piu' imprenditori, utilizzando materie prime o accessorie e attrezzature proprie e dello stesso imprenditore, anche se fornite per il tramite di terzi. Non e' ammessa l'esecuzione di lavoro a domicilio per attivita' le quali   comportino   l'impiego  di  sostanze  o  materiali  nocivi  o pericolosi  per  la salute o la incolumita' del lavoratore e dei suoi familiari.

Chi è obbligato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori?
Risposta: Il datore di lavoro deve fornire DPI e provvedere alla informazione e formazione dei lavoratori.  Nell’ipotesi in cui il datore di lavoro fornisca attrezzature proprie, tali attrezzature devono essere conformi alle disposizioni di cui al titolo III del D.lgs 81/08
Chi è obbligato alla sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla normativa?
RISPOSTA: Il D.Lgs. non ha stabilito l’obbligo di sorveglianza sanitaria per tali lavoratori.
Normativa:  Legge 18 Dicembre 1973, n. 877 e Art. 3 comma 9  del Dlgs/81/08 e s.m.i.
LAVORATORI AUTONOMI E I COMPONENTI DELL’IMPRESA FAMILIARE: Relativamente ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico  hanno facoltà di:  beneficiare della sorveglianza sanitaria e partecipare ai corsi di formazione specifici in materia di  salute e sicurezza sul lavoro

domenica 27 settembre 2015

Cambiamenti medico-legali delle malattie professionali


Cosa cambia per gli adempimenti medico-legali delle malattie professionali successivamente all'entrata in vigore del Decreto Legislativo 14 Settembre 2015, n 151?

 Basta leggere l'articolo 21.......
L’articolo 21  modifica il comma 7 dell’articolo 53 del testo unico delle malattie professionali nel seguente modo......

....«Qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro o affetto da malattia professionale e' obbligato a rilasciare certificato ai fini degli obblighi di denuncia di cui al presente articolo e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all'Istituto assicuratore.

Prima del decreto legislativo del 14 Settembre 201%, n 151, il medico consegnava il certificato di malattia professionale al lavoratore, quest’ultimo aveva 15 giorni  di tempo  per trasmetterlo al datore di lavoro ,  il datore di lavoro  aveva l’obbligo di  effettuare  entro 5 giorni la denuncia di malattia professionale  per via telematica all’INAIL.

IL CERTIFICATO MEDICO DI MALATTIA PROFESSIONALE  ai sensi dell’articolo 53 del testo unico ha finalità assicurativo-previdenziali,

Si riportano di seguito gli altri obblighi a carico del medico e degli altri professionisti che hanno  “partecipato” alla diagnosi di malattia professionale
·      Denuncia di malattia professionale, articolo 139 del testo unico delle malattie professionali e  dell’articolo 10 D.Lgs. 38/2000 (ha valore conoscitivo-epidemiologico con precise finalità preventive)
·      Referto, articolo 365 del codice penale, (Lo scopo del referto è quello di segnalare un episodio su cui l’autorità giudiziaria deve indagare per ricercare eventuali responsabilità penali)

Cosa evinco dall’articolo 21……

Prima dell’entrata in vigore del D.Lgs 14 Settembre 2015, n. 151, il lavoratore aveva la facoltà di decidere se consegnare o non consegnare il certificato medico al datore di lavoro,  il medico certificatore,  tranne nei casi in cui il lavoratore rilasciava delega  non aveva alcun obbligo di trasmettere tale certificato all’INAIL , oggi tale condizione non è possibile, il medico certificatore è obbligato a trasmettere la denuncia per via telematica attraverso il portale dell’INAIL.