E’
stato pubblicato nel portale degli agenti fisici, nella sezione documentazione, il
rapporto 2/20 in merito alla prevenzione del disagio termico causato dai
dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
L’utilizzo dei DPI per le vie respiratorie rappresenta
uno strumento efficace nel ridurre la diffusione del Sars Cov 2 e alla protezione da altri fattori nocivi all'apparato respiratorio , ma a causa delle resistenze all’espirazione e all’inspirazione aumenterebbe dal 20 al 30% il lavoro necessario per far passare l’aria attraverso
il filtro.
L’effetto fisiologico successivo
all’aumento delle resistenze respiratorie è la diminuzione della frequenza respiratoria e l' aumento della frequenza cardiaca.
Altri effetti sulla salute che sono stati evidenziati durante l'utilizzo dei DPI delle vie respiratorie , soprattutto nei lavoratori "sensibili", sono
quelli allergici e di irritazione
correlati al materiale di costruzione .
Il documento pubblicato sul portale paf , evidenzia anche che a causa
dell’effetto barriera del facciale , aumenterebbe il vapore d’acqueo che
sarebbe la causa dell’aumentata percezione di calore.
Naturalmente tale sensazione aumenta
in condizioni microclimatiche avverse, come nel periodo estivo e durante
attività lavorative che richiedono un aumento dell’attività metabolica.
Infatti con l’intensificarsi dell’attività
fisica può accadere che la respirazione da nasale diventi oronasale modalità di
respirazione che causa una maggiore dispersione del calore verso
l’ambiente rispetto alla respirazione nasale.
Infine il rapporto pubblicato sul
portale PAF segnala anche che il fattore
psicologico può avere un impatto indiretto sul carico termico associato all’uso
del dispositivo di protezione delle vie respiratorie. Infatti in lavoratori che soffrono di ansia , l’uso
del dispositivo può causare una sensazione di claustrofobia che sarebbe una
causa dell’aumento della respirazione e quindi del vapore acqueo bloccato dal
facciale.
L’aumento della sensazione di calore nella parte
coperta del facciale rappresenterebbe uno dei fattori di non accettabilità del dispositivo da
parte del lavoratore e il conseguente mancato utilizzo o il non utilizzarlo in
maniera corretta.
Per i motivi di cui ai precedenti
punti è ' indispensabile che la scelta e l'impiego dei DPI delle vie respiratorie dovrebbe
avvenire solo a seguito di un'attenta valutazione dei rischi e successivamente
alla predisposizione di azioni di prevenzione e protezione collettive. Inoltre
nella scelta dei DPI respiratori accanto agli aspetti connessi alla valutazione
del livello di protezione offerto è necessario
·
tener conto anche degli aspetti connessi alla
valutazione dell’idoneità del dispositivo, tra cui i fattori ergonomici,
termici.
·
sia sempre accompagnato da una idonea
formazione volta al corretto impiego degli stessi ed a migliorarne
l'accettabilità e l'adattabilità alle condizioni individuali di ciascun
lavoratore
·
siano programmate di recupero e reidratazione
durante il lavoro
Per
l’approfondimento e la lettura completa del rapporto collegarsi al seguente link
https://www.portaleagentifisici.it/filemanager/userfiles/microclima/PAF_02_2020_DPI_MICROCLIMA_29_06_201.pdf?lg=IT