giovedì 1 novembre 2018

Giudizio Idoneità per Operatori Sanitari esposti a rischio da Virus dell'Epatite virale B - Indirizzi della Regione Emilia Romagna


Per la formulazione dei giudizi di idoneità degli operatori sanitari a rischio di infezione da virus dell’epatite virale B, la letteratura specifica  raccomanda di tener in considerazione non solo  la tutela della salute  dei lavoratori ma anche la salute dei pazienti.

A tal proposito  sono state pubblicate le linee di indirizzo dell’Emilia Romagna,  che non solo trattano   la prevenzione delle patologie da  virus dell’epatite virale B, ma  forniscono indicazioni utili anche per la prevenzione  delle principali patologie trasmesse per via ematica  da altri virus (HCV, HIV) dagli  agenti biologici a trasmissione per via aerea e da contatto.

 Gli atti di indirizzo dell’Emilia Romagna, basandosi su dati di letteratura , che riportano approfonditamente nel documento , dividono le raccomandazioni sulla tipologia di giudizi di idoneità in due gruppi.

1.  giudizi di idoneità per operatori sanitari portatori di infezione da virus dell’epatite virale B
2. giudizi di idoneità per operatori sanitari Non Responder, “Iporesponder” o che rifiutano la  vaccinazione.

Tenuto conto che le raccomandazioni , tengono conto anche della classificazione delle procedure invasive a rischio (EPP) eseguite in prima persona, di seguito riporto le 3 categorie della classificazione:

Categoria 1: Procedure con un rischio minimo di trasmissione virale ematogena
·      Raccolta anamnestica e/o esame obiettivo o esame della dentizione, compreso l’esame del cavo orale eseguito indossando guanti mediante uso di specchietto e / o abbassalingua e / o esploratore dentale e specillo parodontale
·  Procedure preventive odontoiatriche di routine (ad esempio, applicazione di sigillantio applicazione topica curativa/preventiva di fluoruro a), procedure diagnostiche, procedureortodontiche, procedure protesiche (ad esempio messa in sede di dentiera), procedure di tipocosmetico (per esempio sbiancatura dei denti) che non richiedono anestesia locale
·      Esplorazione rettale o vaginale di routine
·      Piccole suture superficiali
·      Flebotomia periferica in elezione b
·  Endoscopia del tratto gastrointestinale inferiore e procedure, come la sigmoidoscopia ela colonscopia
·      Visita psichiatrica

Categoria 2: Procedure per le quali la trasmissione è possibile ma non probabile
·      Chirurgia oftalmologica in anestesia locale
·  Procedure odontoiatriche interventive, protesiche e di      endodonzia in anestesia locale 
·      Rimozione del tartaro e levigatura radicolare
·    Procedure chirurgiche orali minori (ad esempio, semplice estrazione del dente [cioè, che non richiedono forza eccessiva], lembo di tessuto molle o sezionamento, piccola biopsia dei tessuti molli, o incisione e drenaggio di un ascesso accessibile)
·      Piccole procedure chirurgiche locali (ad esempio, escissione cutanea, drenaggio di ascesso, biopsia, uso di laser) in anestesia locale (spesso in assenza di sanguinamento)
·   Procedure cardiache percutanee (ad esempio angiografia e cateterizzazione)
·      Procedure di chirurgia ortopedica percutanea o minori
·      Impianto sottocutaneo di pacemaker
·      Broncoscopia
·   Inserimento e mantenimento della via per l’anestesia epidurale e spinale
· Interventi ginecologici minori (ad esempio, dilatazione e raschiamento, aborto in aspirazione, colposcopia, inserimento e rimozione di dispositivi contraccettivi e impianti, e raccolta di oociti.)
· Procedure urologiche nei maschi (escluse le procedure intrapelviche transaddominali)
·   Endoscopia del tratto gastrointestinale superiore
· Interventi vascolari minori (ad esempio embolectomia e stripping venoso)
·  Amputazioni, comprese quelle maggiori degli arti (ad esempio, emipelvectomia e amputazione di gambe o braccia) e amputazioni minori (ad esempio, amputazioni di dita, mani e piedi)
·   Mastoplastica additiva o riduttiva
·  Interventi di chirurgia plastica a minor esposizione (ad esempio, liposuzione, resezione minore della pelle per rimodellamento, lifting del viso, lifting del sopracciglio, blefaroplastica e otoplastica)
·   Tiroidectomia totale e subtotale e/o biopsia
·  Chirurgia endoscopica dell’orecchio, del naso e della gola e interventi semplici su orecchio e naso (ad esempio, stapedectomia o stapedotomia, e inserimento di sondino per timpanostomia)
·    Chirurgia oftalmica
·   Assistenza al parto spontaneo non complicato e Interventi in laparoscopia
·   Interventi in toracoscopia
·   Endoscopia cavità nasali
·   Interventi artroscopici di routine
·   Chirurgia plastica
·    Inserimento e mantenimento di vie arteriose e venose centrali e somministrazione di farmaci attraverso queste vie Intubazione endotracheale e uso di maschera laringea
· Applicazione e uso dei dispositivi per l’accesso venoso e arterioso in condizioni di completa asepsi, usando le precauzioni universali, tecnica "senza taglienti", e indossando guanti

Categoria 3: Procedure per le quali è accertato il rischio di trasmissione di virus per via ematica o che sono state precedentemente classificate come “procedure a rischio di esposizione” (EPP)

· Chirurgia generale, inclusa la nefrectomia, resezione dell’intestino tenue, colecistectomia, tiroidectomia subtotale non elettiva e la chirurgia ad addome aperto
·  Chirurgia generale del cavo orale, incluse le estrazioni dentarie chirurgiche, la biopsia dei tessuti molli e duri (se estesa e/o presenta difficoltà di accesso per la suturazione), apicectomia, amputazione della radice, gengivectomia, curettage parodontale, chirurgia mucogengivale e ossea, alveoloplastica o alveolectomia e impianti chirurgici endoossei
·  Chirurgia cardiotoracica, inclusa la sostituzione valvolare, il bypass aortocoronarico, altri tipi di bypass chirurgico, il trapianto di cuore, la riparazione chirurgica dei difetti cardiaci congeniti, la timectomia e la biopsia polmonare a cielo aperto
·   Chirurgia in campo aperto di collo e testa con coinvolgimento di parti ossee, inclusi gli interventi oncologici
· Neurochirurgia, inclusa la craniotomia, altri interventi intracranici e la chirurgia a cielo aperto del midollo spinale
· Procedure non elettive eseguite in emergenza, incluse le manovre rianimatorie, la sutura profonda per arrestare un’emorragia e il massaggio cardiaco interno
· Chirurgia ostetrica/ginecologica, compresi il parto cesareo, l’isterectomia, il parto con forcipe, l’episiotomia, la conizzazione con biopsia, l’asportazione di cisti ovariche, e le altre procedure ostetriche e ginecologiche che richiedono l’uso manuale di strumenti taglienti
·   Procedure ortopediche, compresa l’artroplastica completa del ginocchio, l’artroplastica totale dell’anca, la sostituzione chirurgica delle articolazioni maggiori, la chirurgia a campo aperto della colonna vertebrale e pelvica addominoplastica e toracoplastica)
·  Chirurgia dei trapianti (tranne trapianti di pelle e cornea)
· Chirurgia traumatologica, inclusi il trattamento di lesioni aperte della testa, la riduzione di fratture facciali e mascellari, i traumi estesi dei tessuti molli e i traumi dell’occhio
· Interazione con pazienti in situazioni nelle quali esiste un rischio significativo che il paziente morda il medico; (ad esempio assistenza a pazienti violenti o a pazienti in corso di crisi epilettica)
· Qualsiasi tipo di chirurgia a cielo aperto con durata superiore a 3 ore, che probabilmente richiede il cambio di guanti
·      a) Non comprende il curettage sub gengivale con strumenti a mano.
·      b) Se eseguita in condizioni di emergenza (es. durante un trauma acuto o manovre di rianimazione) la flebotomia periferica è classificata in Categoria III.
·      c) Se non sussiste un rischio di essere morsi o aggrediti da pazienti violenti.
·      d) L’impiego di un dispositivo a ultrasuoni per la rimozione del tartaro e la levigatura delle radici riduce o elimina i rischi di lesioni percutanee per l’operatore. Se si prevede sia necessario usare molta forza per l’uso di strumenti manuali, la rimozione del tartaro, la levigatura delle radici e le altre manovre rientranti in Classe II possono motivatamente essere classificate in Categoria III.
·  e) Eseguire e suturare un’episiotomia è classificata in Categoria III.
·    f) Se si rende necessario in urgenza passare a una procedura a cielo aperto (es. laparotomia o toracotomia) alcune di queste procedure devono essere classificate in Categoria III.
·  g) Se si rende necessario passare a una procedura a cielo aperto, queste procedure devono essere classificate di classe III
·     h) Se è necessario eseguire un intervento su un’articolazione a cielo aperto e/o si deve impiegare uno strumento alimentato a corrente elettrica (es. un trapano) questa procedura è classificata in Categoria III.
·  Procedure che coinvolgono ossa, aree ad alta vascolarizzazione e /o cavità corporee profonde devono essere classificate Categoria III.
·  j) Rimozione di un dente eruttato o non eruttato che richiede la formazione di un lembo mucoperiosteo, rimozione di osso o sezionamento del dente e, se necessario, suturazione

(Kohn WG, Collins AS, Cleveland JL, Harte JA, Eklund KJ, Malvitz DM Guidelines for infection control in dental health-care settings-2003.MMWR Recomm Rep 2003;52:1-61)


Giudizi di idoneità per operatori sanitari portatori di infezione da virus dell’epatite virale B

Per gli operatori sanitari risultati positivi all’ HBsAg, è necessario conoscere anche il risultato  dei HBeAg, anti HBe, HBV DNA quantitativo.

·      se l’operatore sanitario segue procedure invasive classificate in categoria 1 e 2, il lavoratore è idoneo

·      nei casi in cui il lavoratore esegue procedure invasive classificate in 3 categoria, il giudizio di idoneità è guidato dal livello  della carica virale.

Di seguito, riporto in modo sintetico quanto indicato dagli indirizzi dell’Emilia Romagna.


HBsAg positivo, HBeAg negativo/positivo e carica virale HBV-DNA <104 GE/ml

·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 1 – idoneo
·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 2 – idoneo
·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 3 - idoneo

HBsAg positivo, HBeAg negativo/positivo e carica virale HBV-DNA >104 GE/ml

·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 1 – idoneo
·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 2 – idoneo
·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 3 - idoneo

Inoltre, è consigliato, al medico competente, che  per i lavoratori che svolgono procedure invasive classificate in categoria 1 e 2 , dovrebbe ri in cartella e consegnare al lavoratore l’informativa su come il lavoratore debba sempre utilizzare correttamente gli specifici DPI e osservare le procedure standard.
In tali  condizioni è consigliata la visita medica semestrale con verifica della carica virale.

Giudizi di idoneità per operatori sanitari Non Responder, “Iporesponder” o che rifiutano la  vaccinazione

Low Responder titolo> 0 < 10 mUI/ml                   Nessuna limitazione dell’idoneità

Non Responder alla vaccinazione o che non possono effettuare la vaccinazione per motivi medici

·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 1 – idoneo
·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 2 – idoneo
·      Lavoratore addetto a procedure di EPP Categoria 3 - valutare l’entità del rischio anche sulla base dei dati di incidenza di portatori di HBsAg nella popolazione afferente all’ospedale; se l’incidenza è significativa: Limitazione : No esecuzione procedure invasive di EPP Categoria 3

Rifiuto Vaccinazione senza valido motivo sanitario
·      Non adibire a mansioni che comportino la possibilità a rischio biologico

Si consiglia la lettura del documento elaborato dalla Regione Emilia Romagna al seguente indirizzo