Al seguente link è possibile effettuare il download del file pdf relativo all'attività del medico competente per il rischio biologico
https://drive.google.com/file/d/169p5pRdMy1UDMhm-eTnnTzAciXeu6iwH/view?usp=sharing
martedì 20 novembre 2018
giovedì 1 novembre 2018
Giudizio Idoneità per Operatori Sanitari esposti a rischio da Virus dell'Epatite virale B - Indirizzi della Regione Emilia Romagna
Per la formulazione dei giudizi di
idoneità degli operatori sanitari a rischio di infezione da virus dell’epatite
virale B, la letteratura specifica raccomanda
di tener in considerazione non solo la tutela
della salute dei lavoratori ma anche la
salute dei pazienti.
A tal proposito sono state pubblicate le linee di indirizzo
dell’Emilia Romagna, che non solo trattano la prevenzione delle patologie da virus dell’epatite virale B, ma forniscono indicazioni utili anche per la prevenzione delle principali patologie trasmesse per via ematica da altri virus (HCV, HIV) dagli agenti biologici a trasmissione per via aerea e da contatto.
Gli atti di indirizzo dell’Emilia Romagna,
basandosi su dati di letteratura , che riportano approfonditamente nel documento , dividono le
raccomandazioni sulla tipologia di giudizi di idoneità in due gruppi.
1.
giudizi di idoneità per operatori sanitari portatori di infezione da
virus dell’epatite virale B
2. giudizi di idoneità per operatori
sanitari Non Responder, “Iporesponder” o che rifiutano la vaccinazione.
Tenuto conto che le raccomandazioni , tengono conto anche della classificazione delle procedure invasive a rischio (EPP) eseguite in prima persona, di seguito riporto le 3 categorie della classificazione:
Categoria 1: Procedure con un
rischio minimo di trasmissione virale ematogena
·
Raccolta anamnestica e/o esame
obiettivo o esame della dentizione, compreso l’esame del cavo orale eseguito
indossando guanti mediante uso di specchietto e / o abbassalingua e / o
esploratore dentale e specillo parodontale
· Procedure preventive odontoiatriche
di routine (ad esempio, applicazione di sigillantio applicazione topica
curativa/preventiva di fluoruro a), procedure diagnostiche,
procedureortodontiche, procedure protesiche (ad esempio messa in sede di
dentiera), procedure di tipocosmetico (per esempio sbiancatura dei denti) che
non richiedono anestesia locale
·
Esplorazione rettale o vaginale di
routine
·
Piccole suture superficiali
·
Flebotomia periferica in elezione b
· Endoscopia del tratto
gastrointestinale inferiore e procedure, come la sigmoidoscopia ela colonscopia
·
Visita psichiatrica
Categoria
2: Procedure per le quali la trasmissione è possibile ma non probabile
·
Chirurgia oftalmologica in anestesia
locale
· Procedure odontoiatriche
interventive, protesiche e di endodonzia in anestesia locale
·
Rimozione del tartaro e levigatura
radicolare
· Procedure chirurgiche orali minori
(ad esempio, semplice estrazione del dente [cioè, che non richiedono forza
eccessiva], lembo di tessuto molle o sezionamento, piccola biopsia dei tessuti
molli, o incisione e drenaggio di un ascesso accessibile)
·
Piccole procedure chirurgiche locali
(ad esempio, escissione cutanea, drenaggio di ascesso, biopsia, uso di laser)
in anestesia locale (spesso in assenza di sanguinamento)
· Procedure cardiache percutanee (ad
esempio angiografia e cateterizzazione)
·
Procedure di chirurgia ortopedica
percutanea o minori
·
Impianto sottocutaneo di pacemaker
·
Broncoscopia
· Inserimento e mantenimento della via
per l’anestesia epidurale e spinale
· Interventi ginecologici minori (ad
esempio, dilatazione e raschiamento, aborto in aspirazione, colposcopia,
inserimento e rimozione di dispositivi contraccettivi e impianti, e raccolta di
oociti.)
· Procedure urologiche nei maschi
(escluse le procedure intrapelviche transaddominali)
· Endoscopia del tratto
gastrointestinale superiore
· Interventi vascolari minori (ad
esempio embolectomia e stripping venoso)
· Amputazioni, comprese quelle
maggiori degli arti (ad esempio, emipelvectomia e amputazione di gambe o
braccia) e amputazioni minori (ad esempio, amputazioni di dita, mani e piedi)
· Mastoplastica additiva o riduttiva
· Interventi di chirurgia plastica a
minor esposizione (ad esempio, liposuzione, resezione minore della pelle per
rimodellamento, lifting del viso, lifting del sopracciglio, blefaroplastica e
otoplastica)
· Tiroidectomia totale e subtotale e/o
biopsia
· Chirurgia endoscopica dell’orecchio,
del naso e della gola e interventi semplici su orecchio e naso (ad esempio,
stapedectomia o stapedotomia, e inserimento di sondino per timpanostomia)
· Chirurgia oftalmica
· Assistenza al parto spontaneo non
complicato e Interventi in laparoscopia
· Interventi in toracoscopia
· Endoscopia cavità nasali
· Interventi artroscopici di routine
· Chirurgia plastica
· Inserimento e mantenimento di vie
arteriose e venose centrali e somministrazione di farmaci attraverso queste vie
Intubazione endotracheale e uso di maschera laringea
· Applicazione e uso dei dispositivi
per l’accesso venoso e arterioso in condizioni di completa asepsi, usando le
precauzioni universali, tecnica "senza taglienti", e indossando guanti
Categoria 3: Procedure per le quali
è accertato il rischio di trasmissione di virus per via ematica o che sono state
precedentemente classificate come “procedure a rischio di esposizione” (EPP)
· Chirurgia generale, inclusa la
nefrectomia, resezione dell’intestino tenue, colecistectomia, tiroidectomia
subtotale non elettiva e la chirurgia ad addome aperto
· Chirurgia generale del cavo orale,
incluse le estrazioni dentarie chirurgiche, la biopsia dei tessuti molli e duri
(se estesa e/o presenta difficoltà di accesso per la suturazione), apicectomia,
amputazione della radice, gengivectomia, curettage parodontale, chirurgia
mucogengivale e ossea, alveoloplastica o alveolectomia e impianti chirurgici
endoossei
· Chirurgia cardiotoracica, inclusa la
sostituzione valvolare, il bypass aortocoronarico, altri tipi di bypass
chirurgico, il trapianto di cuore, la riparazione chirurgica dei difetti
cardiaci congeniti, la timectomia e la biopsia polmonare a cielo aperto
· Chirurgia in campo aperto di collo e
testa con coinvolgimento di parti ossee, inclusi gli interventi oncologici
· Neurochirurgia, inclusa la
craniotomia, altri interventi intracranici e la chirurgia a cielo aperto del
midollo spinale
· Procedure non elettive eseguite in
emergenza, incluse le manovre rianimatorie, la sutura profonda per arrestare
un’emorragia e il massaggio cardiaco interno
· Chirurgia ostetrica/ginecologica,
compresi il parto cesareo, l’isterectomia, il parto con forcipe, l’episiotomia,
la conizzazione con biopsia, l’asportazione di cisti ovariche, e le altre
procedure ostetriche e ginecologiche che richiedono l’uso manuale di strumenti
taglienti
· Procedure ortopediche, compresa
l’artroplastica completa del ginocchio, l’artroplastica totale dell’anca, la
sostituzione chirurgica delle articolazioni maggiori, la chirurgia a campo
aperto della colonna vertebrale e pelvica addominoplastica e toracoplastica)
· Chirurgia dei trapianti (tranne
trapianti di pelle e cornea)
· Chirurgia traumatologica, inclusi il
trattamento di lesioni aperte della testa, la riduzione di fratture facciali e
mascellari, i traumi estesi dei tessuti molli e i traumi dell’occhio
· Interazione con pazienti in
situazioni nelle quali esiste un rischio significativo che il paziente morda il
medico; (ad esempio assistenza a pazienti violenti o a pazienti in corso di
crisi epilettica)
· Qualsiasi
tipo di chirurgia a cielo aperto con durata superiore a 3 ore, che
probabilmente richiede il cambio di guanti
·
a) Non comprende il curettage sub
gengivale con strumenti a mano.
·
b) Se eseguita in condizioni di
emergenza (es. durante un trauma acuto o manovre di rianimazione) la flebotomia
periferica è classificata in Categoria III.
·
c) Se non sussiste un rischio di
essere morsi o aggrediti da pazienti violenti.
·
d) L’impiego di un dispositivo a
ultrasuoni per la rimozione del tartaro e la levigatura delle radici riduce o
elimina i rischi di lesioni percutanee per l’operatore. Se si prevede sia
necessario usare molta forza per l’uso di strumenti manuali, la rimozione del
tartaro, la levigatura delle radici e le altre manovre rientranti in Classe II
possono motivatamente essere classificate in Categoria III.
· e) Eseguire e suturare un’episiotomia è
classificata in Categoria III.
· f) Se si rende necessario in urgenza
passare a una procedura a cielo aperto (es. laparotomia o toracotomia) alcune
di queste procedure devono essere classificate in Categoria III.
· g) Se si rende necessario passare a
una procedura a cielo aperto, queste procedure devono essere classificate di
classe III
· h) Se è necessario eseguire un intervento su
un’articolazione a cielo aperto e/o si deve impiegare uno strumento alimentato
a corrente elettrica (es. un trapano) questa procedura è classificata in
Categoria III.
· Procedure che coinvolgono ossa, aree
ad alta vascolarizzazione e /o cavità corporee profonde devono essere
classificate Categoria III.
· j) Rimozione di un dente eruttato o
non eruttato che richiede la formazione di un lembo mucoperiosteo, rimozione di
osso o sezionamento del dente e, se necessario, suturazione
(Kohn
WG, Collins AS, Cleveland JL, Harte JA, Eklund KJ, Malvitz DM Guidelines for
infection control in dental health-care settings-2003.MMWR Recomm Rep
2003;52:1-61)
Giudizi
di idoneità per operatori sanitari portatori di infezione da virus dell’epatite
virale B
Per
gli operatori sanitari risultati positivi all’ HBsAg, è necessario conoscere
anche il risultato dei HBeAg, anti HBe,
HBV DNA quantitativo.
·
se l’operatore sanitario segue
procedure invasive classificate in categoria 1 e 2, il lavoratore è idoneo
·
nei casi in cui il lavoratore esegue
procedure invasive classificate in 3 categoria, il giudizio di idoneità è
guidato dal livello della carica virale.
Di seguito, riporto in modo sintetico
quanto indicato dagli indirizzi dell’Emilia Romagna.
HBsAg positivo, HBeAg negativo/positivo e
carica virale HBV-DNA <104 GE/ml
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 1 – idoneo
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 2 – idoneo
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 3 - idoneo
HBsAg positivo, HBeAg negativo/positivo e
carica virale HBV-DNA >104 GE/ml
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 1 – idoneo
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 2 – idoneo
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 3 - idoneo
Inoltre, è consigliato, al medico
competente, che per i lavoratori che
svolgono procedure invasive classificate in categoria 1 e 2 , dovrebbe ri in
cartella e consegnare al lavoratore l’informativa su come
il lavoratore debba
sempre utilizzare correttamente gli specifici DPI e osservare le procedure
standard.
In
tali condizioni è consigliata la visita
medica semestrale con verifica della carica virale.
Giudizi
di idoneità per operatori sanitari Non Responder, “Iporesponder” o che
rifiutano la vaccinazione
Low
Responder titolo> 0
< 10 mUI/ml Nessuna
limitazione dell’idoneità
Non
Responder alla
vaccinazione o che non possono effettuare la vaccinazione per motivi medici
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 1 – idoneo
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 2 – idoneo
·
Lavoratore
addetto a procedure di EPP Categoria 3
- valutare l’entità del rischio anche sulla base dei dati di
incidenza di portatori di HBsAg nella popolazione afferente all’ospedale; se
l’incidenza è significativa: Limitazione : No esecuzione procedure invasive di
EPP Categoria 3
Rifiuto
Vaccinazione senza
valido motivo sanitario
·
Non
adibire a mansioni che comportino la possibilità a rischio biologico
Si consiglia la lettura del documento
elaborato dalla Regione Emilia Romagna al seguente indirizzo
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