Sulla rivista n. 50 dell'AIRM ( Associazione Italiana di Radioprotezione Medica) è stato pubblicato un interessante articolo sul mancato riconoscimento come malattia professionale di un tumore
alla parotide in esposto a campi elettromagnetici da telefoni mobili e
a radiazioni ionizzanti.
Infatti il Giudice del Lavoro del Tribunale di Cremona ha respinto il ricorso contro l’INAIL di un lavoratore che chiedeva il riconoscimento della natura professionale di un adenocarcinoma della parotide per un'esposizione a metalli pesanti ( nichel, cadmio e cromo) , radiazioni ionizzanti ( sorgente di Kripton 85) e campi elettromagnetici emessi dall'utilizzo di telefoni mobili (cellulare e cordless).
Infatti il Giudice del Lavoro del Tribunale di Cremona ha respinto il ricorso contro l’INAIL di un lavoratore che chiedeva il riconoscimento della natura professionale di un adenocarcinoma della parotide per un'esposizione a metalli pesanti ( nichel, cadmio e cromo) , radiazioni ionizzanti ( sorgente di Kripton 85) e campi elettromagnetici emessi dall'utilizzo di telefoni mobili (cellulare e cordless).
Il ricorso è stato respinto grazie ai seguenti elementi forniti dagli CTU:
1. Valutazione del nesso causale tra le radiazioni ionizzanti e l'adenocarcinoma delle paratiroidi .
Hanno fatto ricorso al "calcolo della Probabilità Causale". Essendo tale metodologia basata su evidenzi scientifiche nel campo radioepidemiologico, allo stato attuale rappresenta il migliore strumento di valutazione probabilistica
del nesso causale tra le radiazioni ionizzanti e le neoplasie.
Il calcolo della probabilità causale ha
fornito valori inferiori all’1% al 95° percentile, con
una valutazione di correlazione causale
classificabile tra “improbabile” ed “impossibile”
utilizzando i criteri della tabella redatta ai fini
medico-legali, , riportata
nelle Linee Guida AIRM .
2 Valutazione del nesso causale tra i campi elettromagnetici e l'adenocarcinoma delle paratiroidi.
Facendo ricorso alle pubblicazioni scientifiche e specificatamente alla Monografia IARC nel 2013 , secondo cui i
campi elettromagnetici a RF sono “agenti
possibilmente cancerogeni per l’uomo” (Gruppo
2B), hanno valutato che non è soddisfatto il
criterio dell'idoneità lesiva.
3 Valutazione del nesso di causa tra metalli pesanti e adenocarcinoma delle paratiroidi
anche in questo caso, essi basandosi sulle pubblicazioni scientifiche hanno valutato che non è soddisfatto il criterio dell'idoneità lesiva dei metalli, in quanto per alcuni metalli sono accertati gli effetti cancerogeni per l'apparato respiratorio ma non per le paratiroidi.
L'articolo può essere letto sul sito dell'AIRM o al seguente indirizzo :