domenica 29 gennaio 2017

Mancato riconoscimento della malattia professionale: ( Radiazioni Ionizzanti Campi Elettromagnetici e Tumore delle Paratiroidi )

Sulla rivista n. 50 dell'AIRM ( Associazione Italiana di Radioprotezione Medica) è stato pubblicato un interessante articolo  sul   mancato riconoscimento come malattia professionale di un tumore alla parotide in esposto a campi elettromagnetici da telefoni mobili e a radiazioni ionizzanti.
  Infatti il Giudice del Lavoro del Tribunale di Cremona ha respinto il ricorso contro l’INAIL di un lavoratore che chiedeva il riconoscimento della natura professionale di un adenocarcinoma della parotide per un'esposizione a   metalli pesanti ( nichel, cadmio e cromo) , radiazioni ionizzanti ( sorgente di Kripton 85)  e campi elettromagnetici emessi dall'utilizzo di telefoni mobili (cellulare e cordless).

 Il ricorso è stato respinto grazie ai seguenti elementi forniti dagli CTU:
1. Valutazione del nesso causale tra le radiazioni ionizzanti e l'adenocarcinoma delle paratiroidi .
Hanno fatto ricorso  al "calcolo della Probabilità Causale". Essendo tale metodologia basata su evidenzi scientifiche nel campo radioepidemiologico, allo stato attuale rappresenta il  migliore strumento di valutazione probabilistica del nesso causale tra le radiazioni ionizzanti e le neoplasie.
Il calcolo della probabilità causale ha fornito valori inferiori all’1% al 95° percentile, con una valutazione di correlazione causale classificabile tra “improbabile” ed “impossibile” utilizzando i criteri della tabella redatta ai fini medico-legali, , riportata nelle Linee Guida AIRM .

2 Valutazione del  nesso causale tra i campi elettromagnetici e l'adenocarcinoma delle paratiroidi.
Facendo ricorso alle pubblicazioni scientifiche e specificatamente alla Monografia  IARC nel 2013 , secondo cui i campi elettromagnetici a RF sono “agenti possibilmente cancerogeni per l’uomo” (Gruppo 2B), hanno valutato che  non è  soddisfatto il criterio dell'idoneità lesiva.

3 Valutazione del nesso di causa tra metalli pesanti e adenocarcinoma delle paratiroidi 
anche in questo caso, essi basandosi sulle pubblicazioni scientifiche hanno valutato che non è soddisfatto il criterio  dell'idoneità lesiva dei metalli, in quanto per alcuni  metalli  sono accertati gli effetti cancerogeni per l'apparato respiratorio ma non per le paratiroidi.

L'articolo può essere letto sul sito dell'AIRM o al seguente indirizzo :